DOP e IGP: attenti a quei 2.
Tempo di lettura: 6 minuti
I prodotti di qualità: conosciamo veramente i loro marchi? Sappiamo distinguere un prodotto DOP da un IGP o da un STG?
Cosa ti racconto.
Cosa sono i marchi DOP, IGP, STG
Prima di leggere questo articolo sai rispondere con precisione e senza l’aiuto di Google alla domanda: cosa sono e cosa significano i marchi DOP, IGP, e STG?
Ritengo importante, per comprendere la sostanza di questi marchi, ricordare le fasi della filiera che portano all’ottenimento di un prodotto alimentare.
Le principali fasi sono:
- produzione
- trasformazione
- confezionamento
Ognuna di queste fasi si realizza in una determinata zona geografica. Il fatto che tutti o solo alcuni dei processi si svolgano in una determinata area geografica determina l’attribuzione di un marchio o di un altro.
Ed eccomi alle definizioni ufficiali che l’Unione Europea fornisce dei relativi marchi utilizzati e che si trovano sui prodotti alimentari. In questo articolo preferisco non parlare dei vini perché a questi dedicherò un articolo specifico, per il momento li trovate solo indicati nelle tipologie di prodotto che possono usufruire del marchio indicato.
Le denominazioni IG (Indicazioni Geografiche), DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) proteggono il nome di un prodotto che proviene da una determinata regione e segue uno specifico processo di produzione tradizionale. Tuttavia, esistono differenze fra le tre categorie, dovute principalmente alla quantità di materie prime provenienti dalla zona o alla misura in cui il processo di produzione deve aver luogo nella regione specifica.
DOP: Denominazione di origine protetta
I nomi di prodotti registrati come DOP sono quelli che hanno i legami più forti con il luogo dal quale provengono.
Prodotti: Prodotti alimentari, prodotti agricoli e vini
Specifiche: Ogni parte del processo di produzione, trasformazione e preparazione deve avvenire nella regione specifica.
Etichetta: obbligatoria per i prodotti alimentari e agricoli
Esempio: Parmigiano Reggiano DOP
Il Parmigiano Reggiano DOP. è prodotto esclusivamente nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna a sinistra del fiume Reno e Mantova a destra del fiume Po: qui si concentrano gli allevamenti in cui le bovine vengono alimentate con foraggi prodotti in quest’area. Tutte le fasi della produzione avvengono in questa area.
IGP: Indicazione geografica protetta
L’IGP sottolinea la relazione fra la regione geografica specifica e il nome del prodotto, quando una qualità specifica, una determinata reputazione o un’altra caratteristica particolare sono essenzialmente attribuibili all’origine geografica.
Prodotti: Prodotti alimentari, prodotti agricoli e vini
Specifiche: Per la maggior parte dei prodotti, nella regione deve aver luogo almeno una delle fasi di produzione, lavorazione o preparazione.
Etichetta: obbligatoria per i prodotti alimentari e agricoli
Esempio: la Bresaola della Valtellina IGP
La Bresaola della Valtellina IGP è prodotta in Valtellina nella Provincia di Sondrio secondo tecniche secolari, ma le carni utilizzate non provengono esclusivamente da animali nati e allevati in questa regione. Esclusivamente nella zona di produzione indicata, Provincia di Sondrio, devono avvenire le operazioni di confezionamento affettamento e porzionamento.
STG: Specialità tradizionale garantita
La specialità tradizionale garantita (STG) evidenzia aspetti tradizionali quali il modo in cui il prodotto viene ottenuto o la sua composizione, senza essere collegata a una zona geografica specifica. Un prodotto registrato come STG ne protegge il nome da falsificazioni e abusi.
Prodotti: Prodotti alimentari e agricoli
Etichetta: Obbligatoria per tutti i prodotti
Esempio: La pizza napoletana STG
Il territorio tradizionale di produzione della Pizza Napoletana STG corrisponde alla città di Napoli, nella regione Campania. Con il tempo però ha trovato grande diffusione nel resto d’Italia, fino ad essere conosciuta e apprezzata anche al di fuori dei confini nazionali. Pertanto, trattandosi di una STG, il metodo di produzione è protetto, ma la pizza napoletana potrebbe essere prodotta altrove.
La Tutela
Come riportato nel sito dell’UE “nell’ambito del sistema dell’UE in materia di diritti di proprietà intellettuale, i nomi di prodotti registrati come IG sono giuridicamente protetti contro le imitazioni e gli abusi all’interno dell’UE e nei paesi terzi in cui è stato firmato un accordo di protezione specifico.Per tutti i regimi di qualità, le autorità nazionali competenti di ciascun paese dell’UE adottano le misure necessarie per proteggere le denominazioni registrate nel loro territorio. Inoltre dovrebbero prevenire e bloccare la produzione o la commercializzazione illegale di prodotti che utilizzano tale denominazione.”
Rendiamo ancora più semplice il ricordare le differenze
Per facilitare ulteriormente la comprensione sostanziale di questi marchi, immagino un prodotto e la sua filiera come se fosse una locomotiva con 3 vagoni. La locomotiva rappresenta il territorio e i 3 vagoni le varie fasi del processo produttivo (la filiera).
Un prodotto DOP è il treno al completo di locomotiva e 3 vagoni, tutto il prodotto e il suo processo avviene nella stessa area di produzione.
Un prodotto IGP invece è la locomotiva con solo 1 o 2 vagoni, pertanto ci può essere anche solo una fase della filiera che si realizza nel territorio di riferimento da cui deriva il nome del prodotto.
Un prodotto STG lo rappresento solo con i 3 vagoni, senza locomotiva, perché è tutelato solo il processo produttivo anche se ha avuto origine in una determinata zona, ma può essere riprodotto ovunque.
Cosa ne penso
Credo che dopo tanti anni la conoscenza diffusa di questi marchi sia ancora molto lacunosa.
Senza considerarla una ricerca di mercato ho promosso un piccolo sondaggio tra persone non addette ai lavori, amici, gruppi di whatsapp, amici di FB, amici degli amici. In modo anonimo le persone dovevano rispondere se conoscevano le DOP e IGP, se ne conoscevano la differenza e se potevano indicare per ogni marchio un prodotto.
Ecco la slideshow con le risposte
Le risposte, a mio avviso, evidenziano ancora una scarsa conoscenza sostanziale di questi marchi. Quello che percepisco da anni, infatti, è che si conoscano di nome le DOP e le IGP (63% delle persone dice di conoscere DOP e IGP) ma che non se ne conoscano le differenze e il reale significato, infatti a questa domanda i “no” e i “forse” rappresentano il 62%. Inoltre tra i pochi prodotti che vengono correttamente citati ci sono il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, entrambi DOP, a cui non posso aggiungere nulla perché da sempre parlano da soli.
Tutto questo per dire che molto spesso si danno per scontate certe conoscenze, soprattutto su larga scala, quando in realtà il lavoro da fare a livello informativo e promozionale è ancora enorme.
“Noi comunicatori consideriamo ovvie certe azioni, ma per chi non è un professionista del settore, ovvie non sono”
Giampaolo Azzoni, Professore Ordinario del Dipartimento di Giurisprudenza nell’Università degli Studi di Pavia
Su questo questo punto concordo pienamente con Giampaolo Azzoni, per divulgare informazioni come per organizzare eventi o come qualsiasi altra azione di relazioni pubbliche è necessaria una professionalità che, a volte, è sostituita dall’improvvisazione ma che determina i risultati che vediamo quotidianamente.
Decidere a chi vogliamo rivolgerci e con quale linguaggio quelle persone ci comprendono è il primo passo per una buona comunicazione e per ottenere i giusti risultati.
Fonti per approfondire:
Credits: Treno by Leo Di Giuseppe
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